Tendenzialmente si cercherà di limitare al minimo la necessità di tiri di dado. Quello che governerà la grande maggioranza del gioco sarà l'abilità stessa di ruolare, tuttavia bisogna considerare che alcune cose possono essere più difficili di altre (convincere a parole un assassino reiterato a consegnarsi alla giustizia potrebbe essere complicato) in quei casi interverrà l'uso dei dadi. L'altro caso in cui appariranno i dadi sarà in caso di combattimento.
In entrambi i casi la meccanica alla base è molto simile:
Esempio: Il personaggio è arrivato in una bella radura nella foresta apparentemente tranquilla... troppo tranquilla... non si sentono neanche gli uccelli (questo apparirà dalla descrizione del DM). Il personaggio a quel punto decide di guardarsi intorno con circospezione insospettito da tanto silenzio.
- Caso A: il DM aveva messo un branco di lupi ben nascosti da occhi indiscreti. I lupi non sono molto grandi, il sottobosco è fitto e la luce arriva poco per farli vedere.. Allo stesso tempo sono tanti e il manto scuro contrasta con il verde della foresta.. Il DM decide che non è così facile vederli fissa la difficoltà del tiro a 15 (non è necessario che il giocatore lo sappia.. è solo per rendere chiaro il passaggio nell'esempio) e chiede un tiro di osservare al giocatore. Il giocatore lancia un dado20, somma il suo modificatore di saggezza, eventuali bonus da oggetti/tratti e dichiara il risultato. Se il valore è maggiore o uguale del 15 di cui sopra avrà avuto successo e avrà visto i lupi.. se il risultato è minore di 15... beh avrà una brutta sorpresa dopo poco tempo..
- Caso B: Due personaggi contrapposti. Nella boscaglia è nascosto un altro player. In questo caso si effettuerà un tiro contrapposto. Al player nascosto verrà richiesto di fare un tiro di furtività (1d20+dex modifier+altro) e quello che lo sta cercando uno di osservare (1d20+sagg modifier+altro). Chi dei due ottiene il risultato più alto risulta vincitore. Se vince quello nascosto non verrà visto altrimenti sarà individuato. In caso di risultati uguali vince l'attaccante. Quindi se il totale di entrambi è 15 vincerà l'osservatore.
Per dubbi i dm saranno comunque disponibili a chiarire rapidamente anche in corso di gioco.
In entrambi i casi la meccanica alla base è molto simile:
Esempio: Il personaggio è arrivato in una bella radura nella foresta apparentemente tranquilla... troppo tranquilla... non si sentono neanche gli uccelli (questo apparirà dalla descrizione del DM). Il personaggio a quel punto decide di guardarsi intorno con circospezione insospettito da tanto silenzio.
- Caso A: il DM aveva messo un branco di lupi ben nascosti da occhi indiscreti. I lupi non sono molto grandi, il sottobosco è fitto e la luce arriva poco per farli vedere.. Allo stesso tempo sono tanti e il manto scuro contrasta con il verde della foresta.. Il DM decide che non è così facile vederli fissa la difficoltà del tiro a 15 (non è necessario che il giocatore lo sappia.. è solo per rendere chiaro il passaggio nell'esempio) e chiede un tiro di osservare al giocatore. Il giocatore lancia un dado20, somma il suo modificatore di saggezza, eventuali bonus da oggetti/tratti e dichiara il risultato. Se il valore è maggiore o uguale del 15 di cui sopra avrà avuto successo e avrà visto i lupi.. se il risultato è minore di 15... beh avrà una brutta sorpresa dopo poco tempo..
- Caso B: Due personaggi contrapposti. Nella boscaglia è nascosto un altro player. In questo caso si effettuerà un tiro contrapposto. Al player nascosto verrà richiesto di fare un tiro di furtività (1d20+dex modifier+altro) e quello che lo sta cercando uno di osservare (1d20+sagg modifier+altro). Chi dei due ottiene il risultato più alto risulta vincitore. Se vince quello nascosto non verrà visto altrimenti sarà individuato. In caso di risultati uguali vince l'attaccante. Quindi se il totale di entrambi è 15 vincerà l'osservatore.
Per dubbi i dm saranno comunque disponibili a chiarire rapidamente anche in corso di gioco.