Periglia
Descrizione fisica: capelli ondulati e rossi, occhi rossi, di solito indossa abiti scuri, un bastone con all'estremità una sfera nera.
http://www.relaxorium.com/villains/_beryl-11.JPG
Descrizione psicologica: perfida, menefreghista, vendicativa, spietata, determinata in ciò che vuole fare, sa fare la falsa buona.
Background: Periglia è figlia di nobili noxiani. I genitori si sono incontrati proprio sul campo di battaglia e lì è iniziato il loro amore che è continuato finché non si sono sposati. Il marito era un tenace guerriero, la madre un’abile strega da cui Periglia ha ereditato i poteri. Volevano che anche la figlia seguisse le loro orme ma invece successe il contrario. Cercarono di insegnarle l’”arte della guerra” fin da quando poteva tenere un’arma in mano, ma niente, non ne era in grado. Provarono con la magia, e nemmeno in quello sembrava particolarmente adatta. Le furono dati vari appellativi, da “pecora nera” a altre imprecazioni. Il fratello più piccolo, invece, si dimostrò subito molto abile come combattente e anche lui contribuiva nello screditare la sorella. Le mettevano ansia e fretta, cosa che lei invece odiava, e veniva maltrattata, così non riusciva a mostrare il suo potenziale. È arrivata a pensare di non essere figlia loro e ha negare l’esistenza di una qualche sorta di magia nel suo corpo. Intanto le cresceva un forte odio dentro, che non mostrava ma che teneva. Si sfogava su qualsiasi cosa avesse davanti a lei, senza però farsi vedere dai genitori. Quando ormai aveva circa vent’anni e i genitori ancora provavano e riprovavano a farle imparare qualcosa che fosse utile all’impero nel campo militare, la giovane, una notte, fece uno strano sogno. Vedeva un cristallo nero davanti a sé, grande quanto un palazzo, fermo. Poi, un pezzettino si staccò e le si poggiò sotto al collo. Era freddo, come un pezzo di ghiaccio. Si svegliò. Voleva cercare cosa significasse in realtà e, quando non poteva esser vista dai genitori, iniziò a leggere libri e libri, di notte o quando i genitori non potevano vederla. Dopo qualche anno di pratica e studio riuscì a sprigionare la sua forza interiore e plasmò con il suo potere il cristallo che vide in sogno. Cadde a terra. Lo prese con la destra, e lo strinse. Da esso ne sprigionò un raggio nero che la pervase. Un urlo e i genitori accorsero nella sua stanza, pensando fosse solo un incubo di quella stupida figlia che hanno avuto. Ma invece videro una nebbia scura. Poi un fulmine nero li colpì e li scaraventò a terra, quasi morenti. La nebbia se ne andò e ne uscì la loro figlia con un ciondolo a cui era appeso un cristallo nero. <Felici?> Disse fredda. L’odio che provava si è trasformato in perfidia e cattiveria pura e ammazzò entrambi. Le rimase solo il fratello, ma odiava anche lui. Quando ritornò a casa, dopo qualche giorno, Periglia gli mostrò il suo potenziale. Morì anche lui. Seppellì i cadaveri con le sue stesse mani, dicendo che fossero partiti e che non le hanno detto dove, essendo lei apparentemente una sfaticata buona a nulla. Ricattò la servitù: se osassero proferire parola a qualcuno, torturerebbe loro e le rispettive famiglie finchè non moriranno o finchè non avrà saziato la sua felicità vedendoli soffrire.
Statistiche:
Forza: 10
Destrezza: 14
Costituzione: 12
Intelligenza: 14
Saggezza: 14
Descrizione fisica: capelli ondulati e rossi, occhi rossi, di solito indossa abiti scuri, un bastone con all'estremità una sfera nera.
http://www.relaxorium.com/villains/_beryl-11.JPG
Descrizione psicologica: perfida, menefreghista, vendicativa, spietata, determinata in ciò che vuole fare, sa fare la falsa buona.
Background: Periglia è figlia di nobili noxiani. I genitori si sono incontrati proprio sul campo di battaglia e lì è iniziato il loro amore che è continuato finché non si sono sposati. Il marito era un tenace guerriero, la madre un’abile strega da cui Periglia ha ereditato i poteri. Volevano che anche la figlia seguisse le loro orme ma invece successe il contrario. Cercarono di insegnarle l’”arte della guerra” fin da quando poteva tenere un’arma in mano, ma niente, non ne era in grado. Provarono con la magia, e nemmeno in quello sembrava particolarmente adatta. Le furono dati vari appellativi, da “pecora nera” a altre imprecazioni. Il fratello più piccolo, invece, si dimostrò subito molto abile come combattente e anche lui contribuiva nello screditare la sorella. Le mettevano ansia e fretta, cosa che lei invece odiava, e veniva maltrattata, così non riusciva a mostrare il suo potenziale. È arrivata a pensare di non essere figlia loro e ha negare l’esistenza di una qualche sorta di magia nel suo corpo. Intanto le cresceva un forte odio dentro, che non mostrava ma che teneva. Si sfogava su qualsiasi cosa avesse davanti a lei, senza però farsi vedere dai genitori. Quando ormai aveva circa vent’anni e i genitori ancora provavano e riprovavano a farle imparare qualcosa che fosse utile all’impero nel campo militare, la giovane, una notte, fece uno strano sogno. Vedeva un cristallo nero davanti a sé, grande quanto un palazzo, fermo. Poi, un pezzettino si staccò e le si poggiò sotto al collo. Era freddo, come un pezzo di ghiaccio. Si svegliò. Voleva cercare cosa significasse in realtà e, quando non poteva esser vista dai genitori, iniziò a leggere libri e libri, di notte o quando i genitori non potevano vederla. Dopo qualche anno di pratica e studio riuscì a sprigionare la sua forza interiore e plasmò con il suo potere il cristallo che vide in sogno. Cadde a terra. Lo prese con la destra, e lo strinse. Da esso ne sprigionò un raggio nero che la pervase. Un urlo e i genitori accorsero nella sua stanza, pensando fosse solo un incubo di quella stupida figlia che hanno avuto. Ma invece videro una nebbia scura. Poi un fulmine nero li colpì e li scaraventò a terra, quasi morenti. La nebbia se ne andò e ne uscì la loro figlia con un ciondolo a cui era appeso un cristallo nero. <Felici?> Disse fredda. L’odio che provava si è trasformato in perfidia e cattiveria pura e ammazzò entrambi. Le rimase solo il fratello, ma odiava anche lui. Quando ritornò a casa, dopo qualche giorno, Periglia gli mostrò il suo potenziale. Morì anche lui. Seppellì i cadaveri con le sue stesse mani, dicendo che fossero partiti e che non le hanno detto dove, essendo lei apparentemente una sfaticata buona a nulla. Ricattò la servitù: se osassero proferire parola a qualcuno, torturerebbe loro e le rispettive famiglie finchè non moriranno o finchè non avrà saziato la sua felicità vedendoli soffrire.
Statistiche:
Forza: 10
Destrezza: 14
Costituzione: 12
Intelligenza: 14
Saggezza: 14
Ultima modifica di Periglia il Sab Apr 16, 2016 8:40 pm - modificato 2 volte.