[18/04/16] Foreste Ioniane

Un salto dopo l'altro Sasame si muove di albero in albero, l'agilità da gatto che aveva rendevano tutto ciò molto facile e soprattutto divertente, infatti un sorriso era palese sul viso del piccolo esserino, infatti la nuko sembrava nel suo ambiente naturale in quelle foreste, il capelli lisci e neri si muovevano scossi dal vento, e la coda da gatto altrettanto nera sembrava muoversi a tempo dei salti. Ad un certo punto però la piccola sembra fermarsi su un ramo avvicinandosi quindi verso il tronco, lì si toglie il piccolo zaino che aveva in spalla e lo apre "Ora della pappa, nya", ne estrae quindi un piccolo tozzo di pane, il rimasuglio di quello che era riuscita a trovare nella capitale, sedendosi quindi sul ramo. Gli occhi gialli si iniziano a guardare attorno mentre mangiucchia il pasto, non sembrava aver ancora trovato nessun amico animale in quella foresta, al quale sicuramente avrebbe chiesto il modo migliore per raggiungere l'enorme continente, il quale sembrava irraggiungibile, se non tramite nave.

Le foreste, che bel posto per passeggiare. Pürscèi era solito vagare in quei luoghi ricchi di natura, per quanto non ci fossero uomini di cui fare conoscenza, l'atmosfera che si respirava all'interno di un bosco era piacevole, almeno per il demone. Con la sua solita postura curva, l'enorme randello legato dietro la schiena e il grosso otre gorgogliante legato saldamente alla vita, il suinide vagava all'interno della foresta senza una vera e propria meta. Viaggiare in lungo e in largo per lui non era un grosso problema, ma ogni tanto far fare del lavoro agli zoccoli ogni tanto era necessario. <Devi metterti a dieta vecchio mio, te lo dicono in molti! Oh oh!> la voce, profonda e grufolante, pareva quasi comica, per quanto provenisse da una bestia così bizzarra. Gli piaceva parlare da solo, tanto per tenersi compagnia. Dopo aver camminato per un po', decise che era ora di rifornirsi. <Ora di bere qualcosa! Una gola secca è una gola silenziosa!> sfilò l'otre, mise le sue grosse natiche a terra senza troppa delicatezza e si mise a bere con calma il suo amato idromele. Sistemò per bene il largo cappello sulla sua testona, e inspirò con le grosse narici. Amava l'odore del bosco. Il suo!

“Eppure… era andato da queste parti…” pensò Shirogane, mentre in mano teneva stretto il suo fidato arco con un freccia già incoccata.
Era partito da pochi giorni, con l’obbiettivo di raggiungere il porto il più in fretta possibile, ma si distraeva in fretta, appena posò l’occhio su una piccola lepre aveva già in mente di cacciarla.
Cammina piano, ascolta ogni rumore, rallenta il respiro, sperando di sentire qualcosa. Rumore tra i rami, la sua preda non poteva essere lì.
<Accidenti…> sussurra tra se e se, rinunciando di riempirsi lo stomaco, fa per tornare sui suoi passi, per riprendersi lo zaino che aveva posato all’inizio della caccia, quando sente una voce. Una voce profonda, di istinto si nasconde e ascolta. Cerca la fonte, riprendendo in mano l’arco, “Banditi? Lo zio mi aveva detto di stare all’erta…”.

"Nyaaaah~ " esclama soddisfatta Sasame a pancia piena, le orecchie si muovono leggermente però, sentendo vicino a lei un rumore di passi, che inoltre facevano tremare il tutto, lei era effettivamente piccolina per il peso che si stava muovendo lì vicino, infatti scatta chiudere lo zaino mettendoselo in spalla, coprendo leggermente il piccolo yukata a motivo floreale che portava, il quale era un po' sporco dalla piccola avventura che Sasame stava vivendo. Le fessure negli occhi si stringono leggermente cercando di notare cosa si stesse avvicinando, dopo qualche secondo non può non notare l'enorme essere suino che si ferma poco sotto il suo albero "Meoooow" sussurra, chiaramente era un wow, ma la parte felina ogni tanto prendeva il sopravvento, dopo qualche secondo senza neanche decide si lancia verso la schiena dell'essere, pensando subito di trovare un nuovo amico "Nyaaaaaah! Ti ho preso!" esclama mentre si lancia sorridendo, non farebbe male all'essere cadendoci sopra, al contrario se fosse arrivata su di lui avrebbe sentito la morbidezza delle mani e piedi di Sasame.

Smise di bere, riallacciando con cure prima di fare altro il suo otre a cui sembrava tenere molto.  <Camminare serve vecchio mio! Altrimenti come lo offri da bere? Suvvia!>  si stava per rialzare quando sentì qualcosa di piccolo cadergli addosso <Scoiattolo?> no un momento, quella cosa parlava. <Chi è là? Sono troppo gobbo per vedermi la schiena!>Non che nessuno potesse vedersi la schiena normalmente. Cominciò a girare su se stesso come un cane che si rincorre la coda nel vano tentativo di vedere cosa fosse atterrato su di lui. Tutto sommato era qualcosa di morbido e allegro, a quanto pare. <Sono troppo grasso per certe cose... Fatti vedere!> non era infastidito, in realtà era quasi divertito a giudicare dal suo tono di voce, ma era decisamente curioso di vedere cosa fosse su di lui...

Un ultimo passo e trova la fonte, una specie di grosso, grossissimo cinghiale, con un… grosso bastone e una… grossa otre, seduto ai piedi di un albero. Shirogane osserva la scena estasiato, facendosi scappare un <Whooooo…>, cosa che lo fa subito nascondere, tappandosi la bocca con la mano. “E se fosse pericoloso? Che diavolo mi salta in mente?”.
Sperando di non essere stato notato, inclina la testa, sbirciando di nuovo la possente creatura, che… “Parla? E’ lui che ha parlato?”, la cosa lo stava incuriosendo parecchio, con agilità sale su alcuni rami a portata di braccio, cercando di non far rumore, e sale sull’albero.
La scena del cinghiale che ruota su se stesso però, quasi non lo fa scoppiare a ridere, trattenendo le risate e rischiando di cadere dal nascondiglio improvvisato.

Sembra che Sasame riesca ad atterrare senza troppi problemi sulla schiena dell'enorme essere, questo sembra averla sentita arrivare, e lei ride sotto i baffi alle parole di lui, e quando inizia a girare su sè stesso si aggrappa forte al folto manto di lui gridando "Wiiiiiiiiiiiiiiii" ridendo contenta della piccola attrazione improvvisata che aveva creato l'essere. Alle ultime parole di lui si lascia andare cadendo in piedi, come ogni buon... o no? Sembra infatti cadere perfettamente con le zampe però non fermandosi e rotolando poco più in là, rialzandosi poco dopo davanti all'enorme suino. Rialzandosi si da un paio di pacchette sul vestitino, per poi muovere velocemente la testa per rimuovere la polvere dai capelli "Op! Op!" quindi porta lo sguardo in alto "Qui! Sono io! Sasame!" si mette in punta di piedi alzando le zampine manine per farsi vedere, intanto la coda si muove velocemente a destra a sinistra, sinonimo di divertimento per un gatto.

Vedendo quella scenetta, non può far altro che grufolare, simulando quella che dovrebbe sembrare una risata.
A quanto pare però, era davvero piccola la bizzarra creatura con cui si intratteneva, per cui decise si sedersi di nuovo a terra, lasciando la delicatezza altrove, per poterla osservare meglio. Sembrava un piccolissimo umano, se non fosse per le orecchie da gatto e la coda, e quei particolare occhi.
<Oh! Ma guarda che piccolo scricciolo che abbiamo qui!> Si mise la zampona sul petto per presentarsi <Io sono Pürscèi! Piacere di conoscerti Sasame!> Sul volto sembra avere un sorriso, per quanto sia buffo a vedersi sul suo viso da suino. <Orsù! Non mi piace vederti così piccina!> si levò il grosso cappello di paglia e lo portò ai suoi piedi, girandolo, a pochi centimetri dalla buffa creaturina <Salta su, almeno ci parliamo faccia a faccia...Anzi, faccia a grugno!> rise di nuovo grufolando, aspettando che la piccolina facesse qualcosa. Se fosse salita sul cappello l'avrebbe portato alla altezza del suo volto per osservarla meglio...

“E quello che cos-…” sporgendosi per osservare meglio la piccola creaturina che si era staccata dalla schiena del gigante, bilancia male il peso, spezzando il ramo su chi si trovava, finendo per cadere rovinosamente a terra, spezzando anche i pochi rami sottostanti che rallentarono fortunatamente la caduta. Le frecce che aveva andarono a sparpagliarsi per terra e lui, dopo un attivo di confusione, si rialzò di scatto e indietreggiò di qualche passo. Sul volto un sorriso tirato. “Ops” deglutì e balbettando leggermente cercò di spiegare <Ehm, s-salve! Non vi stavo spiando, stavo… mi chiamo Shiro!>

Sasame salta leggermente quando Pürscèi si lascia a cadere, per lei quella caduta sembrava quasi un piccolo terremoto "Ciao Purrrrrscei!" nuovamente la parte felina che prendeva il sopravvento, alla proposta di lui non ci pensa due volte a salire nel buco del cappello, come per un gatto anche per lei sembrava una sala giochi "Cos'è un grugno?!" chiede abbastanza ingenuamente, poco dopo però sente un forte rumore a lato, cosa che la fa raggomitolare spaventata dentro al cappello cercando di nascondersi. Dopo qualche secondo, con le orecchie basse, fa capolino con solo gli occhi notando quindi il ragazzo che si presenta, subito si rimette in piedi con le orecchie nuovamente rizzate "Ciao Shinyo... Io sono Sasame, lui è il mio amico Purrrrscei! E... ha un grugno!" annuisce soddisfatta, per poi salutare il ragazzo con la mano destra.

<Come cos'è un grugno? Un grugno è-> viene interrotto dalla comparsa di un nuovo personaggio. Questa volta riconosce che è un umano, un ragazzotto giovane, piuttosto impacciato, o almeno così pensava. Stava per metter mano al randello quando vide Sesame spaventata ma a quanto pare era solo lo stupore iniziale. Sorrise al sentire che la piccolina lo considerava già un amico, e non fece altro che aumentare il suo buon umore. Si alzò sovrastando nettamente il ragazzo, tenendo ben dritto il cappello con premura. <Shinyo! Piacere! Io sono Pürscèi!> si avvicinò a lui di qualche metro fiutando l'aria attraverso le grosse narici. <Sai come si dice no? Chi non beve in compagnia...> disse queste parole mentre con la mano libera slacciava il suo otre dalla vita, per poi porgerlo al ragazzo <Se sai il detto, sai che devi bere! Perchè se non bevi sei una spia! E tu hai detto che non stavi spiando! E se non bevi vuol dire che mentivi! E se mentivi vuol dire che sei un bugiardo e a me non piacciono i bugiardi sai?>
Il ragionamento filava, almeno per lui.
Senza togliersi il sorriso dal grugno, aspettava che il ragazzo dicesse qualcosa <Poi offro qualcosa anche a te piccolina eh!>

Un altro passo indietro intimidito dalla stazza, solleva le mani e le mostra come per apparire disarmato, nonostante il pugnale legato sulla schiena, la faretra riversata a terra e… “L’arco!” senza pensarci due volte, inizia a cercarlo, senza badare troppo ai due individui che stava effettivamente spiando pochi secondi fa. Con fare affannato intanto, raccoglie le frecce da terra, cercando la sua arma, e provando a rispondere <Piacere! Io ehm… Shinyo? No! E’ Shiro! Con la “r”, lo giuro non vi stavo spiando, stavo solo… il mio arco!> Lo vede, rimasto impigliato tra i rami spezzati, fa per provare a prenderlo quando Pürscèi gli porge l’otre, e lui indietreggia nuovamente “Lo zio diceva di non accettare nulla dagli sconosciuti…” pensa, mentre osserva nuovamente il colosso che ha di fronte “…QUASI nulla, spero…” <Un bugiardo? Non sono n bugiardo! Io non mento mai! Beh… quasi mai, un volta ad esempio…> smette di parlare e delicatamente afferra l’otre, la porta al viso e te tasta l’odore <Cos’è? E’…> non fa in tempo a ricevere risposta che l’assaggia, finendo per impastarsi le labbra e costringendolo a parlare normalmente <…dolce! E strano… sa di mela! Ma non può essere una mela…>. Restituendo l’otre, si gira di nuovo saltellando per afferrare l’arco, continuando a parlare <Non ho mai incontrato creature come te, o come…> si gira per una frazione di secondo, indicando quella piccola bambina gatto <…te! Cosa siete? Spiriti?>

Si volta verso Pürscèi, cercando di sentire la sua risposta, ma anche lui si gira verso il nuovo arrivato, che sembrava intento a cercare qualcosa, Sasame non può che ridere a quel comportamento, e alle sue parole risponde "Esatto Shinyo!" sicura di essersi corretta questa volta. Quindi si lascia cadere seduta dentro al cappello mentre ascoltava lo scambio di parole dei due, capendoci ben poco di quello che stavano dicendo, erano robe da grandi, lei era ancora troppo piccola, quando lo vede bere sospira leggermente "Anche io ho sete... nyaaa" tono leggermente basso, ma appena viene ri-interpellata si alza "Io sono Sasame... nya?" inclina la testa a lato non capendo, quindi nota l'arco del ragazzo impigliato sull'albero e la coda inizia a muoversi velocemente, eccitata grida "Ti aiuto io, Shinyo" di tutta risposta si butta giù scalando velocemente l'albero fino ad arrivare al ramo su cui era bloccato l'arco. Sasame si avvicina e mette le mani su quel poco che riusciva a toccare del legno, spingendo con tutta la sua forza... ma niente, sospirando si siede sul ramo, mettendo le orecchie verso il basso "Nyon ci riesco... troppo pesante, nyaaa" sospira leggermente, coda che va giù a penzoloni rispetto al ramo.

Il suo volto si illuminò vedendo il ragazzo bere dal suo otre, e quando lo riprese in mano grugnì soddisfatto e pieno di orgoglio. <Buono vero?! Il mio idromele è il migliore in circolazione! Sfido! E ripeto SFIDO!! A trovarne uno migliore!> Come passeggiata nel bosco, era davvero proficua. La piccola Sasame era di piacevole compagnia e Shiro era un po'confuso, ma simpatico, e apprezzava il buon bere! I due avrebbero potuto notare che la pelliccia del Suino si stava pian piano schiarendo, passando a un marrone più chiaro <Io? Spirito? No no, io sono il demone Pürscèi! Vago per il mondo offrendo il mio idromele! E chi lo accetta mi rende tanto felice! E se sono felice, vuol dire che ho un amico, e se ho un amico, ho un compagno di bevute! Oh oh oh!>
Notò ora l'arco incastrato, e visto che la piccola Sasame non ci riusciva, il demone prese l'iniziativa <Scendi piccolina! Ci penso io! Ma devi scendere dall'albero!!> disse, col suo buffo sorriso sempre stampato sul volto...

Trovandosi leggermente più a suo agio di prima, torna il solito ragazzo, normalizzando il suo comportamento, smettendo di saltellare e voltandosi, osservando meglio i due e sorridendo alla minuscola bambina, facendo un piccolo inchino <Beh, non ho mai incontrato una Sasame!> disse cordialmente, e accentuando il sorriso vedendola correre verso il suo arco, poi si voltò per ri-elargire il suo inchino al gigante, ma sentite le sue parole il suo sorriso gli muore sul volto, iniziando a preoccuparti e pensare, rimanendo a metà tra il completare l’inchino e il rimanere dritto <D-demone? Un demone delle leggende? Quelli malvagi che fanno patti con le persone per rubargli l’anima? Uno di quei demoni?> disse, accelerando ad ogni parola e riprendendo fiato alla fine. “Che le leggende siano solo un esagerazione? O… o vuole u-uccidermi?”

Improvvisamente percepite un violento tremore, come se tutta la terra improvvisamente vibrasse; una sorta di violento terremoto e una corrente d'aria sono improvvisamente percepibili da tutti. Gli uccelli scappano spaventati, gli animali corrono via sospinti dal naturale istinto di sopravvivenza. Qualcosa deve essere successo..  un evento sufficientemente violento da poter essere percepito, anche se in maniera più lieve, per la maggior parte del pianeta.

Poco dopo il silenzio diventa quasi irreale ma tutto sembra tornare alla normalità.

Rimane seduta lì a sospira per qualche secondo quando viene interpellata si rialza annuendo leggermente alle parole di Shiro "Neanche io! Però ho visto una simile a me quando guardavo l'acqua, però so che ero solo io riflessa! Sono intelligente io! Nyaaa!" annuisce più volte convinta, quindi si volta verso il Pürscèi che a quanto pare si era definito demone, cosa che Sasame non conosceva ovviamente, ma a quanto pare sembrava una cosa cattiva, lei inclina la testa di lato "Purrrrscei cattivo? Non può essere è mio amico!" detto ciò si butta giù atterrando a terra senza problemi questa volta, quindi si volta guardare l'arco attendendo cosa avrebbe fatto Pürscèi. Ma qualcosa sembra attirare la sua attenzione, poco prima che lo sentano gli altri, forse i sensi da gatto, subito si spaventa, e corre sotto le gambe di Pürscèi aggrappandosi ad una gamba impaurita, la coda sembra molto più pelosa, semplicemente i peli si erano rizzati "Nyaaaaa... aiuto..." occhi chiusi orecchie basse.

Scruta con aria severe il ragazzo mentre il sorriso accenna un poco a diminuire alle sue parole <Di stringere patti io non ho proprio voglia! Nossignore! Ti ho detto che offro da bere agli altri! Ho forse detto che rubo l'anima? Perché se lo avessi detto sarei un bugiardo! Ma so di non averlo fatto per Bacco!!!> Aveva una parlantina molto rapida e il fatto che grufolasse ogni tanto lo rendeva davvero buffo. <Quindi NO! Non uno di quei demoni! Ti terrai la tua anima ancora per un po' ragazzo! OH OH OH!!> Smise di ridere proprio mentre una violenta scossa fece tremare la terra.
<Mi ballano le cicce!!> Piantó il randello a terra per tenersi stabile mentre notò Sasame infilarsi sotto le sue gambe. Quando tutto fu finito scosse il grugno guardandosi attorno circospetto <Ma che diavolo?... Bah... Comunque io non sono cattivo! Se lo fossi, vi avrei già mangiato no?! Oh oh oh> La logica impeccabile di Pürscèi colpiva ancora una volta.

<M-mi scusi! Non avevo intenzione di offenderla, solo, mi hanno raccontano molte storie sui demoni, e se ricordo bene, finiva tutte m-…> risponde in fretta, temendo di averlo fatto arrabbiare chiamandolo “malvagio”, ma prima che possa scusarsi del tutto il terreno trema, violentemente. Il ragazzo di istinto, facendosi incredibilmente serio, si aggrappa all’albero, afferrando anche l’arco che era caduto a causa della scossa con una precisione invidiabile. Appena tutto sembra fermarsi, ascolta silenzioso ciò che aveva intorno, e a parte Sasame terrorizzata e Pürscèi che finiva il discorso, sembrava esserci una calma irreale, andò a guardarsi il simbolo sulla mano “No, ok, non sono stato io”. Pochi secondi dopo, quando anche la calma irreale sembra tornar normale, il suo atteggiamento si rilassa, e torna a parlare <Finivano tutte male, mi perdoni> Un altro inchino per scusarsi questa volta, verso il “cinghiale”.

Come materializzandosi dal nulla, appare davanti a voi la sagoma di una fanciulla, capelli biondi e lunghi, occhi azzurri e profondi, indossa un abito bianco lungo e piuttosto  lavorato. La sua immagine è tuttavia diafana, semitrasparante.. un osservatore attento potrebbe facilmente capire che non si tratta del suo corpo fisico ma di una sua rappresentazione spirituale dal fato che leviti alcuni centimetri al di sopra del suolo.


"Salve io sono Ryu - comandante della prima unità mobile di caccia ai demoni. Sono qui per porgere un invito alle creature dotate di potere...

La sagoma resta inerte di fronte a voi per un secondo.. il suo sguardo vi osserva con attenzione, quasi penetrandovi l'anima.. dopo un paio di secondi così trascorsi si gira verso il demone cinghiale. Un cerchio azzurro appare per terra tutto intorno alla zona dove sono presenti i quattro; una luce diafana e eterea li circonda come se sorgesse dal terreno.

"..ma prima tu devi rispondere a due mie domande: Uccidi uomini per piacere o divertimento? Sei uno dei demoni al soldo di Axior?" le domande , così come l'attenzione dello spirito, erano rivolte al demone cinghiale.

Rimane ancora impaurita sotto le gambe di Pürscèi, dopo poco sembra tutto rimane silente, Sasame si guarda attorno alzando leggermente le orecchie e aprendo gli occhi "E' tutto finito?" mormora, mentre guarda i due a turno, non ascolta i discorsi dei due è troppo presa a pensare che la propria incolumità non sia in pericolo. Fa un paio passi in avanti quando appare la figura femminile davanti a loro "Meooow..." di nuovo un wow felino, con le mani si teneva la coda pelosa cercando con le manine di abbassare i peli "Tu non sei vera però" annuisce leggermente più volte, quindi scala piano Pürscèi, arrivando su una sua spalla "Lui non è cattivo, è mio amico!" ripete di nuovo convinta.

Il ragazzo portava rispetto, e la cosa gli piaceva, ma forse era più dettato dal timore di qualche percossa sulla sua persona.
<Non tutti i demoni sono cattivi! cioè... molti lo sono, forse tutti... Ma non io! E se lo dico io è perché è vero!! E basta con questi inchini e questo dare del Lei! sono forse tuo padre?! Nossignore! Non lo sono!!>
Si mise a ridere nel suo solito modo ma smise subito quando una misteriosa ragazza comparve vicino a loro.
E non era certo la migliore delle persone a quanto pare. Cacciatrice di demoni, non era la cosa che preferiva.
Il manto di Pürscèi torno scuro come in origine, e la sua voce si fece più profonda e seria.
<Signorina, prima di tutto le faccio notare che "Piacere" e "Divertimento" sono assai simili come termini. Inoltre, io non uccido per nessuno dei due motivi. IO non uccido e basta. O meglio, se lo faccio, lo faccio perché sono stato provocato nel peggiore dei modi! Pürscèi Manto mutevole non è il solito demone!!>
Sentendo le parole di Sasame la indicò <Sentito la piccolina? E non ho idea di chi sia questo Axior. Mai sentito.>

“Non è cattivo, non lo sembra, è onesto, forse…” Nemmeno il tempo di scusarsi nuovamente dando del lei a Pürscèi che in mezzo a loro comparve dal nulla una ragazza <Woah! Ma che spirito…> fa per avvicinarsi per sfiorarla sussurrando un <E tu cosa…> ma appena si volta a osservarlo rimane impietrito, mettendosi istintivamente sull’attenti e deglutendo sonoramente. “Wow…” pensa mentre la luce li circonda. Impietrito e affascinato allo stesso tempo.

Alla risposta del Pürscèi la fanciulla assunse un attimo un'espressione pensosa.. immediatmaente il cerchio scomparve da intorno a loro "Tanto mi basta.. se avessi mentito non ti saresti divertito.. ma visto che non sei un mio nemico forse potrai aiutarmi anche tu..." La ragazza fluttuò a mezz'aria vicino ai tre prima di continuare

"A breve succederanno molte cose.. pericolose.. molti uomini perderanno la loro vita e con essi parti intere del pianeta, animali, piante.. nulla resterà. Sto cercando di selezionare un gruppo di persone che possano aiutarmi a proteggerlo." La ragazza si guarda sconsolatamente una mano come a sottolineare la sua impossibilità ad agire
"Se deciderete di aiutarmi dovrete provare il vostro valore, ma vi saranno delle ricompense. Il primo giorno del prossimo mese recatevi nei pressi della costa di Ionia... al resto penserò io.. spero abbiate compreso.."

La giovane rivolge un ultimo sguardo agli astanti, uno sguardo pieno di cordoglio e rammarico accompagnato da un lieve sorriso velato di tristezza. Senza aggiungere altro, così come era arrivata, la fanciulla scompare nel nulla lasciando solo il vuoto dove era fino a poco prima.

[end mastering]

Ascolta le parole della donna finta, non capendo molto della prima parte, ma solo che stava dicendo qualcosa di cattivo a Pürscèi, quindi sbuffa leggermente annoiata, ma vedendola avvicinarsi si mette leggermente dietro il collo del demone, sentendosi protetta. Sasame rimane molto impressionata dalle parole di Ryu, al sentire della morte di uomini mormora "Yuuya..." quando questa scompare, torna a farsi vedere più chiaramente, abbassa lo sguardo prendendosi la coda e di nuovo cercando di abbassare il pelo < Non voglio che Yuuya muoia... > sospira triste < ... ma io ho paura, non voglio combattere... > si siede sospirando di nuovo, le orecchie sono basse, si capiva che la piccola stava pensando a qualcosa di triste.